domenica 16 marzo 2008

La scienza delle reti (primo compitino,,)


L’assunto che ha guidato gran parte della ricerca scientifica del XX secolo è stato: divide et impera. Eppure non ci siamo avvicinati a comprendere la natura nel suo insieme.

La complessità cerca di capire il comportamento di sistemi composti da milioni di parti e di individuare in che modo l’ordine emerge dal caos e dalla casualità attraverso le leggi di autorganizzazione.

Niente succede isolatamente: siamo arrivati a capire l’importanza delle reti, gruppi di nodi connessi da link.

Ogni rete finora studiata oscilla fra i 2 e i 14 gradi di separazione. Come fanno le reti ad assestarsi su percorsi così brevi nonostante siano formati da migliaia di nodi? La risposta è nella loro natura altamente interconnessa. La teoria delle reti casuali ci ha detto come sia sufficiente un solo link per ogni nodo perché si formi un cluster gigante. Non appena viene superata questa soglia critica ( come avviene nelle reti reali) la distanza fra i nodi collassa. Il mondo del XX secolo è irrimediabilmente collassato. Una proprietà delle reti è quella di essere dei mondi piccoli- diversi dal mondo euclideo- dove le distanze non sono misurate in chilometri. Navigando in questo mondo, ci capita di vedere tradite molte nostre intuizioni: là fuori c’è una geometria nuova.

Bibliografia interessante:

Link di Albert-Laszlo Barabasi

siti di interesse:

http://www.linkalab.net/Trup/NewBlog/?q=node/13


207 parole (non siamo rigidi..!)

2 commenti:

Elvis ha detto...

Uau...Magnifico...Complimenti
Hai fatto un bellisimo blog.
Il mio blog e' www.elviszenelaj.blogspot.com
guardalo e se ti va lascia un commento...

poble ha detto...

davvero una bellissima figura oggi, eh! complmenti.